Inserimento marginale del cordone placentare: la necessità di un follow up?
Abstract
Obiettivo: Gli obiettivi di questo studio erano (1) stimare l’associazione tra inserimento marginale del cordone placentare (PCI) e piccolo per l’età gestazionale (SGA) e altri esiti perinatali avversi e (2) determinare se i livelli di proteina A plasmatica associata alla gravidanza (PAPP-A) era alterata in questi pazienti.
Metodi: Si è trattato di uno studio di coorte retrospettivo di gravidanze singleton sottoposte a ecografia tra il 2016 e il 2018. La PCI marginale è stata definita come una distanza di ≤2 cm dal bordo della placenta al sito della PCI, visualizzata in entrambi i piani sagittale e trasversale, e diagnosticata tra 16 e 32 settimane. Le PCI vellutate sono state escluse. L’esito primario era SGA, definito come peso alla nascita inferiore al 10° percentile per l’età gestazionale. Le gravidanze con PCI marginale sono state confrontate con quelle con PCI normale per quanto riguarda le caratteristiche materne, i livelli di PAPP-A e gli esiti avversi perinatali e di parto.
Risultati: L’incidenza della PCI marginale era del 4,2% (76/1819). Rispetto a quelle con una PCI normale, le pazienti con una PCI marginale avevano più probabilità di essere nullipare e meno probabilità di essere afroamericane o morbosamente obese (p < .05). Il tasso di SGA era simile tra i gruppi (17,6% vs. 18,1%). C’è stata una tendenza verso una maggiore incidenza di oligoidramnios, poliidramnios e presentazione podalica nei pazienti con PCI marginale; tuttavia, questi non hanno raggiunto la significatività statistica. L’incidenza di un basso livello di PAPP-A era comparabile tra i gruppi (18,4% vs. 14,3%, p > .05).
Conclusione: Il nostro studio non ha dimostrato alcun aumento degli esiti avversi della gravidanza in presenza di PCI marginale. Questi risultati possono fornire una rassicurazione per la consulenza alle pazienti con questo reperto ecografico.