Patricia Arquette
Patricia Arquette, (nata l’8 aprile 1968, Chicago, Illinois, Stati Uniti), attrice americana la cui performance nel film Boyhood (2014) di Richard Linklater – girato a scatti nell’arco di 12 anni – è stata lodata per il suo naturalismo e la mancanza di vanità. Ha vinto un BAFTA Award, un Golden Globe e un Academy Award come migliore attrice non protagonista per il suo ruolo di madre single divorziata che cresce in se stessa mentre cresce i suoi figli.
Arquette è nata in una famiglia di artisti e tutti e quattro i suoi fratelli (Rosanna, Richmond, David e Alexis Arquette) sono diventati attori. Dopo un’infanzia non convenzionale che includeva un periodo trascorso in una comune, la Arquette ha lasciato casa all’età di 15 anni per trasferirsi con la sorella Rosanna, che era già un’affermata attrice cinematografica. Patricia Arquette fece il suo debutto cinematografico nel film horror A Nightmare on Elm Street 3: Dream Warriors (1987) e da allora lavorò costantemente, prendendo ruoli da ospite in spettacoli televisivi e parti più grandi in film minori. La Arquette ha ottenuto il plauso per le sue interpretazioni come l’ingenua fidanzata di un ex galeotto in The Indian Runner (1991), il debutto di Sean Penn come regista, e come una ragazza audiolesa maltrattata nel film TV Wildflower del 1991, diretto da Diane Keaton, prima del suo ruolo di successo come l’affascinante prostituta Alabama Whitman in True Romance (1993), scritto da Quentin Tarantino e diretto da Tony Scott.
Arquette ha recitato accanto a Johnny Depp in Ed Wood (1994) di Tim Burton e ha avuto il ruolo principale nel dramma politico Beyond Rangoon (1995). Ha fatto notevoli apparizioni in Lost Highway (1997) di David Lynch, Bringing Out the Dead (1999) di Martin Scorsese, il film per bambini Holes (2003) e Fast Food Nation (2006) di Linklater. Ha recitato in quest’ultimo film mentre stava già lavorando con Linklater in Boyhood. Tra i film successivi della Arquette ci sono Permanent (2017), un racconto di coming-of-age ambientato nel 1983, e Otherhood (2019), una commedia in cui tre anziani vuoti tentano di riconnettersi con i loro figli adulti.
Arquette è stata anche una notevole attrice televisiva. La sua interpretazione di una sensitiva che risolve i crimini nello show Medium (2005-11) le è valso un Emmy Award 2005 come miglior attrice protagonista in una serie drammatica, e ha avuto una parte ricorrente (2013-14) come proprietaria di un bar clandestino in Florida nella serie Boardwalk Empire. Arquette ha poi recitato nella breve vita di CSI: Crime Scene Investigation spin-off CSI: Cyber (2015-16). Ha poi interpretato una stanca impiegata di un carcere di massima sicurezza che aiuta due detenuti a evadere nella miniserie Escape at Dannemora (2018), basata su eventi veri. Per la sua performance, Arquette ha vinto un secondo Golden Globe Award. Nel 2019 ha assunto un’altra figura inquietante della vita reale per The Act, una serie limitata in cui ha interpretato una madre violenta che sottopone sua figlia a una serie di trattamenti medici non necessari. Arquette è stata elogiata per la sua capacità di infondere umanità al personaggio ed è stata premiata con un Emmy e un Golden Globe.