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Rassegna illustrativaMusculoscheletrico imagingRisonanza magnetica (MRI) del ginocchio: Identificazione delle lesioni meniscali difficili da diagnosticare

Questo articolo caratterizza le patologie meniscali comuni, rivede i criteri diagnostici di risonanza magnetica (MRI) per le rotture meniscali e identifica le rotture e i frammenti difficili da rilevare e le migliori sequenze e pratiche di MRI per riconoscere queste lesioni. Queste lesioni meniscali difficili da diagnosticare che i radiologi dovrebbero considerare includono lacerazioni, lesioni da separazione meniscocapsulare e frammenti meniscali spostati. Gli strappi meniscali sono sia verticali, che sono generalmente associati a lesioni traumatiche, orizzontali, che sono associati a lesioni degenerative, o combinazioni di entrambi. La risonanza magnetica ha un’alta sensibilità per gli strappi ma non per i frammenti; le prestazioni della risonanza magnetica sono anche migliori per le lesioni meniscali mediali che laterali. L’individuazione dei frammenti può essere migliorata riconoscendo i segni secondari alla migrazione, specialmente i segni di irritazione epifisaria e di impingement meccanico. Gli strappi radiali e periferici, così come quelli vicini all’inserzione del corno posteriore, sono stati tradizionalmente difficili da rilevare, ma i miglioramenti nella conoscenza artroscopica, nell’identificazione dei modelli di lesione comuni e nella selezione della sequenza e del piano di risonanza magnetica adeguati per ogni tipo di lesione fanno sì che, se usata correttamente, la risonanza magnetica sia uno strumento prezioso per individuare tutti i tipi di strappi meniscali.

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