Somministrazione intratecale
La somministrazione intratecale è una via di somministrazione di farmaci tramite un’iniezione nel canale spinale, o nello spazio subaracnoideo in modo da raggiungere il liquido cerebrospinale (CSF) ed è utile nell’anestesia spinale, nella chemioterapia o nelle applicazioni di gestione del dolore. Questa via è anche usata per introdurre farmaci che combattono alcune infezioni, soprattutto post-neurochirurgiche. Il farmaco deve essere dato in questo modo per evitare di essere fermato dalla barriera emato-encefalica. Lo stesso farmaco dato per via orale deve entrare nel flusso sanguigno e potrebbe non essere in grado di passare fuori e nel cervello. I farmaci somministrati per via intratecale spesso devono essere composti appositamente da un farmacista o un tecnico perché non possono contenere conservanti o altri ingredienti inattivi potenzialmente dannosi che si trovano a volte nelle preparazioni standard di farmaci iniettabili.
Spatium subarachnoideum,
cavum subarachnoideale
Terminologia anatomica
La via di somministrazione è talvolta indicata semplicemente come “intratecale”; tuttavia, il termine è anche un aggettivo che si riferisce a qualcosa che si verifica in o introdotto nello spazio anatomico o nello spazio potenziale all’interno di una guaina, più comunemente la membrana aracnoidea del cervello o del midollo spinale (sotto la quale è lo spazio subaracnoideo). Per esempio, la produzione intratecale di immunoglobuline è la produzione di anticorpi nel midollo spinale. L’abbreviazione “IT” è meglio non usarla; si scrive invece “intratecale” per evitare errori medici.