Cosa dovrei sapere sul Cammino di Santiago in Spagna?

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Il percorso comunemente concordato per El Camino de Santiago (noto anche come il Cammino di Santiago) inizia a Saint Jean Pied de Port, in Francia, e percorre 500 miglia attraverso quattro delle 15 regioni della Spagna, per terminare alla Cattedrale di Santiago de Compostela in Galizia. Il viaggio porta gli escursionisti sulle montagne dei Pirenei, oltre i vigneti e attraverso le lussureggianti foreste di eucalipti. L’UNESCO ha dichiarato il sentiero Patrimonio dell’Umanità; l’Unione Europea ha nominato il Camino il suo primo itinerario culturale europeo nel 1987.

Il Camino prende il nome da Santo Iago (San Giacomo), un apostolo e fratello di Gesù che si dice sia sepolto sotto quella che oggi è la cattedrale di Santiago de Compostela. A partire dal IX secolo, i pellegrini religiosi partivano dalle loro case per raggiungere il luogo di riposo dell’apostolo, cercando il perdono per i loro peccati.

Officialmente, il percorso inizia ovunque il pellegrino lo faccia, ma il circuito che la maggior parte delle persone segue è stato spesso chiamato Camino Frances. Il Camino ora chiama tutti i tipi, da quelli che cercano una camminata di 500 miglia a quelli che cercano una scoperta spirituale o una liberazione. Il sentiero ha un tale fascino trasformativo che la regista-produttrice Lydia B. Smith, che lo ha completato nel 2008, ha documentato una mezza dozzina di esperienze di viaggiatori in Walking the Camino: Six Ways to Santiago.

Sia la Smith che la sua coproduttrice, Annie O’Neil, una compagna di pellegrinaggio il cui viaggio è anche documentato nel film, sostengono l’allenamento per mantenere l’esperienza più un’epifania che un calvario. “Più si può camminare con uno zaino appesantito, meglio è. Ho camminato nel Griffith Park di Los Angeles con uno zaino di cibo in scatola come allenamento”, dice O’Neil. “In un certo senso, non è tanto il tuo livello di forma fisica, ma la tua volontà di lasciarti influenzare dal Camino. Quando lasci andare la tua routine quotidiana, le tue comodità di tutti i giorni e il tuo ‘business as usual’, sei destinato a imparare molto su chi sei, e ad essere molto influenzato dalle persone e dai luoghi che trovi”.

Anche se alcuni pellegrini completano il sentiero in soli 20 giorni, la maggior parte lo percorre in quattro o sei settimane. E anche se copre una grande distanza, il suo percorso non è affatto remoto, passando da alloggi economici quasi ogni cinque miglia. Questi albergues (ostelli per pellegrini), che forniscono un alloggio di base, compreso l’accesso alle docce, sono gestiti da hospitaleros (i volontari che si prendono cura dei pellegrini). Per alloggiare in essi, è necessario un passaporto del pellegrino, disponibile attraverso American Pilgrims on the Camino. Il cammino passa anche vicino ai ristoranti, quindi non è necessario portare cibo o molta acqua (approfittate di questa opportunità per mantenere il vostro zaino leggero). Queste comodità hanno però un costo: gran parte del percorso è su o vicino a strade asfaltate e rumorose, il che rende il cammino difficile per le articolazioni e non sempre sereno.

Walking the Camino, ora in alcune sale americane, sarà disponibile su DVD questo autunno (è possibile ordinarlo sul sito web). “La mia intenzione nel fare il film non è quella di convincere tutti a fare il Cammino, ma di fare qualsiasi cosa sia il loro Cammino – per essere più in linea con se stessi o con il loro scopo di essere qui”, dice Smith.

O’Neil assicura a chi fa il Cammino per la prima volta che lei continua ad “imparare e raccogliere i doni del Cammino quasi cinque anni dopo averlo percorso la prima volta. E, sì,” aggiunge, “sono tornata indietro.”