Plasmodium
Plasmodium, un genere di protozoi parassiti della sottoclasse dei Coccidi sporozoi che sono gli organismi responsabili della malaria. Il Plasmodium, che infetta i globuli rossi dei mammiferi (compreso l’uomo), degli uccelli e dei rettili, è presente in tutto il mondo, soprattutto nelle zone tropicali e temperate. L’organismo è trasmesso dalla puntura della zanzara Anopheles femmina. Anche altri insetti e alcuni acari possono trasmettere forme di malaria agli animali.
Cinque specie causano la malaria umana: P. vivax (che produce la forma più diffusa), P. ovale (relativamente poco comune), P. falciparum (che produce i sintomi più gravi), P. malariae, e P. knowlesi. Ci sono diverse specie che sono state isolate dagli scimpanzé, tra cui P. reichenowi e P. gaboni. P. falciparum, P. gaboni, e altre specie sono state isolate dai gorilla. Esempi di parassiti trovati nei rettili includono P. mexicanum e P. floridense, e quelli negli uccelli includono P. relictum e P. juxtanucleare.
Le specie di Plasmodium mostrano tre fasi del ciclo vitale: gametociti, sporozoiti e merozoiti. I gametociti all’interno di una zanzara si sviluppano in sporozoiti. Gli sporozoiti sono trasmessi attraverso la saliva di una zanzara che si nutre al flusso sanguigno umano. Da lì entrano nelle cellule del parenchima epatico, dove si dividono e formano i merozoiti. I merozoiti vengono rilasciati nel flusso sanguigno e infettano i globuli rossi. La rapida divisione dei merozoiti porta alla distruzione dei globuli rossi, e i nuovi merozoiti moltiplicati infettano nuovi globuli rossi. Alcuni merozoiti possono svilupparsi in gametociti, che possono essere ingeriti da una zanzara che si nutre, ricominciando il ciclo vitale. I globuli rossi distrutti dai merozoiti liberano tossine che causano i cicli periodici di brividi e febbre che sono i sintomi tipici della malaria. P. vivax, P. ovale e P. falciparum ripetono questo ciclo di febbre-freddo ogni 48 ore (malaria terziaria), e P. malariae lo ripete ogni 72 ore (malaria quartana). P. knowlesi ha un ciclo di vita di 24 ore e quindi può causare picchi giornalieri di febbre.