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5 curiosità su Seven Nation Army di The White Stripes

Il riff di Seven Nation Army è entrato nella testa di tutti dagli anni 2000. Questa canzone dei The White Stripes ha uno stile un po’ vecchio, che ricorda una canzone della fine degli anni ’70. Più precisamente, possiamo definire questo genere come “garage rock revival”.

Chi sono i White Stripes

Letteralmente il loro nome significa “le strisce bianche”. Sono un duo americano di garage rock/punk blues di Detroit, attivo dal 1997 al 2011. I membri sono Jack White (John Anthony Gillis) alla voce e alla chitarra e Meg White (Megan Martha White) alla batteria. Occasionalmente Jack suona la batteria, il basso e le tastiere. Meg suona l’organo, la chitarra, i timpani e sentiamo la sua voce nei cori.

C’è stata una storia d’amore tra Jack e Meg inizialmente. Jack White è anche membro di altri due gruppi rock: The Raconteurs (chitarra e voce) e The Dead Weather (batteria e seconda voce). Inoltre, è stato attore in alcuni film, come “Return to Cold Mountain”.

Scopriamo 5 curiosità su “Seven Nation Army” che forse non conosci.

5 curiosità su Seven Nation Army di The White Stripes

Come è nato il suono del basso in Seven Nation Army

La canzone Seven Nation Army è la prima traccia del quarto album “Elephant” (2003). La musica è molto semplice ma presenta alcuni trucchi davvero geniali. Sentiamo voci distorte, il suono della batteria e del basso. Ma non è un vero basso, perché i White Stripes non avevano un bassista. Il suono proviene da una chitarra semi-acustica collegata a un pedale DigiTech Whammy (un effetto pitch shift), che abbassa il tono di un’ottava.

La genesi della canzone: una colonna sonora per James Bond

Jack White ha creato il riff della canzone nel Corner Hotel di Melbourne, Australia, durante un tour della band nel gennaio 2002.
Inizialmente il cantante decise di tenere il riff per un’ipotetica colonna sonora di un film di James Bond. Non aveva nemmeno un nome per la canzone e pensò di chiamarla temporaneamente “Seven Nation Army”.

Ma cos’è questo esercito di sette nazioni? In realtà l’espressione originale è “Esercito della Salvezza”. Jack White da bambino non capiva bene le parole e pensava fossero appunto “esercito delle sette nazioni”.
Il sette, però, è anche una caratteristica della canzone, che nel ritornello presenta sette note che si ripetono nello stesso ordine.

Di cosa parla il testo di Seven Nation Army dei The White Stripes?

Il testo racconta la storia di una persona che subisce continui pettegolezzi sulla sua vita, quindi decide di lasciare la città. Tuttavia, sentendosi solo e con l’assenza della sua città, ci ritorna.

Jack White afferma che è autobiografico e che descrive la situazione in cui si trovò con Meg White, quando furono presi d’assalto dai pettegolezzi. La canzone ha ottenuto un successo mondiale grazie al suo uso come inno nello sport, specialmente nel calcio.

Il video della canzone

Il regista del video musicale è Alexandre Courtès, di origine francese. Ha lavorato anche per U2, Jamiroquai, Foo Fighters, Kasabian, Snow Patrol, Kaiser Chiefs e Franz Ferdinand. Courtès lavora in collaborazione con il suo amico e collega Martin Fougerol, con cui forma il duo Alex & Martin.

Nel video di “Seven Nation Army”, la coreografia mostra triangoli e cerchi che avanzano in modo concentrico, come se fossero matrioske russe o un tunnel caleidoscopico, con vari effetti di luci e movimenti.

I colori prevalenti sono il nero, il bianco e il rosso. All’interno dei triangoli e dei cerchi vediamo i due membri della band in sequenza mentre suonano o si muovono. Il regista si è ispirato al poster del film “Arancia Meccanica”.

Vediamo anche scheletri in marcia e un elefante, che è legato al titolo dell’album “Elephant”.

Il video ha vinto il Best Video Editing Award agli MTV Video Music Awards 2003 ed è stato nominato per il Best Group Video, Best Rock Video e Best Special Effects.

La canzone ha vinto come miglior canzone rock dell’anno al 46° Grammy Awards.

Cosa significa il gesto di Jack White dei The White Stripes nel video?

Nel video, al minuto 2:57, Jack White indica la sua mano sinistra (nell’immagine successiva, con un effetto flip orizzontale, la mano sembra la destra).
Secondo alcune interpretazioni, Jack White sta mostrando da dove viene, cioè lo stato del Michigan, che si dice abbia la forma di un guanto.

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