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Flagrant foul

La National Basketball Association (NBA) ha istituito il flagrant foul per scoraggiare il contatto che, oltre ad essere contro le regole, mette a rischio la sicurezza o la salute di un avversario. Quando il flagrant foul è stato introdotto nella stagione 1990-91, l’unica penalità oltre a quella di un comune fallo personale era che l’allenatore della squadra offesa poteva scegliere quale giocatore avrebbe tirato i tentativi di tiro libero risultanti. A partire dalla stagione 1990-91, la squadra offesa mantiene anche il possesso della palla dopo un fallo flagrante, oltre a ricevere i tentativi di tiro libero.

L’NBA definisce due livelli di falli flagranti, “Flagrant 1” e “Flagrant 2”. Il Flagrant 1 è “contatto non necessario commesso da un giocatore contro un avversario”, mentre il più grave Flagrant 2 è “contatto non necessario ed eccessivo commesso da un giocatore contro un avversario”. Il flagrant 2 comporta l’espulsione immediata del trasgressore. Il Flagrant 1 non comporta l’espulsione del colpevole, a meno che lo stesso giocatore non commetta un secondo fallo Flagrant 1 nella stessa partita. Quindi, Flagrant 1 e Flagrant 2 sono analoghi al cartellino giallo e al cartellino rosso utilizzati in vari altri sport. Gli arbitri NBA hanno discrezione nel determinare quale livello chiamare. A partire dalla stagione 2006-07, tutti i falli Flagrant 2 sono rivisti tramite replay istantaneo, e possono essere declassati come risultato della revisione.

I falli Flagrant 2 comportano una multa automatica del giocatore colpevole. Inoltre, la NBA ha un sistema di “punti di penalità”, per cui i giocatori che commettono un Flagrant 1 o Flagrant 2 sono valutati rispettivamente uno o due punti di penalità. Durante la stagione regolare, l’accumulo di più di cinque punti comporta una sospensione automatica. Durante i playoff NBA, le sospensioni di una o due partite sono assegnate per ogni punto di penalità che un giocatore accumula sopra un totale di tre.

Tattica di giocoModifica

È una strategia di basket accettata per una squadra in svantaggio per commettere falli intenzionalmente in ritardo in una partita, nel tentativo di riguadagnare il possesso della palla, riducendo al minimo il tempo che trascorre sull’orologio del gioco. Un comune fallo personale dà alla squadra che commette il fallo la possibilità di riguadagnare il possesso della palla recuperando un tiro libero mancato. In alternativa, se la squadra che ha subito il fallo realizza entrambi i tiri liberi, la squadra che ha subito il fallo avrà il possesso della palla, dando potenzialmente l’opportunità di realizzare un field goal da tre punti, che, se realizzato, fa guadagnare un punto alla squadra che ha subito il fallo.

In questo contesto, la regola del flagrant foul scoraggia il gioco indesiderato e potenzialmente dannoso, assegnando il possesso della palla alla squadra che ha subito il fallo come pena extra. Se la squadra che commette il fallo viene giudicata colpevole di un fallo in flagrante, la squadra offesa mantiene il possesso della palla dopo qualsiasi tentativo di tiro libero. Non essendoci un cambio di possesso, non c’è nessun beneficio per la squadra che ha commesso il fallo in flagrante. Quindi, le squadre che tentano una strategia di fallo intenzionale, devono farlo senza avere i loro falli giudicati come flagranti.

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