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Macbeth: Citazioni chiave

“Il giusto è fallo e il fallo è giusto:” I.I Streghe, chiasmo, allitterazione fricativa, antitesi, tetrametro trocaico (ritmo discendente) > fair – significato ‘giacobino’ è bello, biondo/con capelli chiari, onesto/giusto – la bellezza è brutta/orribile, e quella bruttezza è bella; le cose che sono giuste sono sbagliate e le cose che sembrano sbagliate sono giuste

“Un giorno così brutto e così bello non l’ho visto” la prima linea di Macbeth in I.3

“traditore più sleale, Il signore di Cawdor” (I.2 Ross al re Duncan) > prima che Macbeth sia fatto signore di Cawdor

‘Unseam’d him from the nave to’thops, and fixed his head upon the battlements’ 1.2 > ci chiede di mettere in dubbio la natura di Macbeth

‘coraggioso Macbeth – ben merita questo nome’ / “O valoroso cugino, degno signore” (I.2 Il capitano descrive Macbeth – Duncan a Macbeth)

“Tu avrai dei re, anche se non sei nessuno” I.3 profezia di Banquo

“Gli strumenti delle tenebre” I.3 Banquo, sulle streghe – metafora, suggerendo che le tenebre lavorano attraverso di loro

“Dovreste essere donne, eppure le vostre barbe mi vietano di interpretare che lo siete” (I.3 Banquo alle streghe) > gli attori erano tutti uomini in epoca giacobina, probabilmente questa è una fonte di umorismo che amplifica la tragedia successiva, si ricollega al tema del genere, similmente a ‘unsex me here’ I.5 Lady Macbeth (lessico monosillabico – parole di una sola sillaba che creano una sensazione pesante e intensa e si distinguono dal resto del complesso linguaggio retorico del personaggio) all’epoca sarebbe stato visto come inquietante e spaventoso per una donna voler neutralizzare il suo genere

“Perché inizi, e sembri temere le cose che suonano così giuste?”(I.3 Banquo a Macbeth, assonanza di ‘fear’ / ‘fair’)

‘Uno gridava ‘Dio ci benedica!’ e ‘Amen’ l’altro; ‘ ‘Avevo più bisogno di benedizione, e ‘Amen’ mi si bloccava in gola’ > II.2 Macbeth – Abbandono di Dio, suggerimento che il male ha preso il controllo del castello, che le azioni di Macbeth hanno portato Dio lontano da lui (ambientazione – pochissima luce, castello buio e tetro, la luce rappresenta la chiarezza/Dio)

“Look like the innocent flower, but be the serpent under’t” (Fair is foul) I.5 LM a Macbeth – antitesi, allusione biblica al giardino dell’Eden, al peccato e alla tentazione

“Temo la tua natura;/ è troppo piena di latte di bontà umana/per prendere la via più vicina” 1.5 LM a Macbeth (cesura / enjambment) Si riferisce ai ruoli di genere, mostra LM di ritrarre Macbeth come effeminato, il ‘latte’ è una forza nutritiva, forse si riferisce anche al fatto che LM e M non possono avere figli, Macbeth porta una ‘corona infruttuosa’ in quanto non porta eredi

“Questo castello ha una sede piacevole” I.6 Duncan, entrando a Inverness (ironia situazionale, mostra la sua buona natura, elemento comico nella tragedia quando commenta l’atmosfera ‘piacevole’ del castello buio dove sta per incontrare il suo destino)

‘Vaulting ambition, which o’erleaps itself’ > 1.7 Il soliloquio di Macbeth che esplora le sue motivazioni per l’omicidio – il suo difetto fatale è “l’ambizione”, personificazione

“È questo un pugnale che vedo davanti a me?” II.1 Soliloquio di Macbeth, visione soprannaturale (o in alternativa follia), violenza – prefigurazione della morte di Duncan, follia, manipolazione da parte delle streghe, domanda retorica – non chiede a nessuno – è stato ingannato dalle streghe, o è la sua stessa mente che scende nella follia?

“Dorerò i volti degli stallieri con il sangue” LM, coprendo le guardie di sangue II.2

Ci sono pugnali nei sorrisi degli uomini II.3 (Donaldbain a Malcolm)

Corona infruttuosa……scettro sterile III.1 (Macbeth Soliloquio) – ‘infruttuoso’, implica nessuna eredità che continuerà, la terra è ‘sterile’, il vuoto, la mancanza di capacità di crescere, suggerisce l’inutilità – collegamento con Banquo ‘avrai re anche se non sei nessuno’, campo semantico della regalità giustapposto ad un campo semantico di morte/incapacità di crescere – il personaggio in un soliloquio è sul palco da solo, e danno voce ai loro pensieri e sentimenti ad alta voce al pubblico, ma gli altri personaggi non possono sentire – questo permette al pubblico di comprendere la situazione, e crea un’ironia drammatica – abbiamo una profondità extra di comprensione nella psicologia del personaggio di Macbeth, ma gli altri personaggi non conoscono i suoi pensieri e sentimenti

“I fear thou playd’st most foully for’t” III.1 – Banquo dubita di Macbeth in un soliloquio – sentimenti veri

Cose strane ho in testa che mi vogliono consegnare III.4 (Macbeth a se stesso, follia)

Dare al filo della spada sua moglie i suoi bambini IV.1 (Macbeth soliloquio sulla famiglia di Macduff, brutale, freddo pensiero omicida)

Chi avrebbe pensato che il vecchio avesse così tanto sangue in sé (LM durante la Sonnambula) 5.1

Fuori, punto maledetto (LM durante la Sonnambula) 5.1

Ho quasi dimenticato il sapore delle paure 5.5 (Macbeth a se stesso, poco prima della sua morte e subito dopo aver sentito che Lady Macbeth si è suicidata gettandosi verso la morte – forse collegamento con la precedente citazione di ‘paura’ / ‘giusto’, una reazione fredda alla morte di LM dato quanto la coppia era vicina all’inizio dell’opera e quanto lui la rispettava e la ascoltava (ingiustamente))

“(A margine di Macbeth) Sei un uomo?”3.4 Macbeth è in uno stato maniacale dopo aver visto il fantasma di Banquo e si sta mostrando debole al resto del popolo, Lady Macbeth sfida la sua mascolinità per riportarlo sotto controllo. Non funziona dato che lui è molto scosso. Ironia drammatica, il pubblico sa qualcosa che i personaggi non sanno, noi possiamo vedere il fantasma ma tutti tranne Macbeth no.

“Oso fare tutto ciò che può diventare un uomo; /Chi osa fare di più, è nessuno” (Macbeth 1.7, hubris / caduta tragica – suggerendo che gli uomini non dovrebbero cercare di ottenere più potere e diventare più di loro stessi)

‘I am in blood/Stepp’d in so far that, should I wade no more,’ Macbeth III.4

” III.4 spaventoso, scioccante per Macbeth ma forse soddisfacente per il pubblico che vede che sta ottenendo la sua punizione – prefigurazione (ironia prolettica), suggerendo che una parte di Banquo continuerà il trono/lignaggio, il regno malvagio di Macbeth è solo temporaneo e il bene trionferà sul male alla fine

“La vita non è che un’ombra che cammina… una storia raccontata da un idiota, piena di suoni e furia, senza significato” 5.5, Macbeth prima della morte – mostra la sua piena caduta tragica, la discesa nel nichilismo, l’abbandono assoluto delle speranze, dei sogni, della spiritualità, della felicità, del potere

‘Un’ombra che cammina’ > Metafora, la vita è temporanea, la morte è permanente

‘Non significa nulla’ > mostra l’atteggiamento del nichilismo, la vita è inutile, non ha alcun significato

> urla, rabbia e furore

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