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Manifesto

Manifesto, un documento che dichiara pubblicamente la posizione o il programma del suo emittente. Un manifesto avanza un insieme di idee, opinioni o punti di vista, ma può anche esporre un piano d’azione. Anche se può affrontare qualsiasi argomento, il più delle volte riguarda l’arte, la letteratura o la politica. I manifesti sono generalmente scritti a nome di un gruppo che condivide una prospettiva, un’ideologia o uno scopo comune piuttosto che a nome di un singolo individuo.

Il Manifesto Comunista
Il Manifesto Comunista

Una copia del Manifest der Kommunistischen Partei (1848; Il Manifesto Comunista), di Karl Marx e Friedrich Engels.

The British Library (Public Domain)

I manifesti spesso segnano l’adozione di una nuova visione, approccio, programma o genere. Criticano uno stato di cose presente ma ne annunciano anche il superamento, proclamando l’avvento di un nuovo movimento o addirittura di una nuova era. In questo senso, i manifesti combinano una critica sociale a volte violenta con una dichiarazione inaugurale e ispiratrice di cambiamento. Anche se i manifesti possono pretendere di parlare a nome della maggioranza, sono spesso scritti da una minoranza anticonformista e sono legati all’idea di un’avanguardia che segnala o addirittura guida la strada verso il futuro.

Tra i molti manifesti letterari e artistici degni di nota ci sono il “Manifesto futurista” di Filippo Tommaso Marinetti (1909); “Uno schiaffo in faccia al gusto pubblico” (1912), di David Davidovich Burlyuk e altri; e il “Manifesto del surrealismo” di André Breton (1924). Diversi manifesti hanno giocato un ruolo importante nella storia dei movimenti sociali e delle idee politiche. Famosi manifesti politici includono il Manifesto Comunista di Karl Marx e Friedrich Engels (1848) e la “Dichiarazione di Port Huron” (1962) degli Students for a Democratic Society.

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