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Appollaiata in cima a una collina nel quartiere di Los Feliz, è tra i migliori esempi residenziali di architettura Mayan Revival del paese. La Ennis House si erge per gradi, con oltre 27.000 blocchi disposti su una piattaforma di cemento e sostenuti da un muro di contenimento. Sebbene negli anni Venti il calcestruzzo fosse ancora considerato un materiale nuovo, specialmente per la costruzione di case, Wright credeva che avesse un potenziale promettente per abitazioni a prezzi accessibili. Egli creò un sistema di costruzione a blocchi con superfici modellate, che conferiva un aspetto strutturale unico sia agli esterni che agli interni delle sue residenze. Il calcestruzzo – una combinazione di ghiaia, granito e sabbia proveniente dal sito – veniva colato a mano in stampi di alluminio per creare blocchi di 16 “x 16″ x 3,5” che venivano poi intrecciati insieme con barre d’acciaio, dando alle case a blocchi tessili il loro nome. La Ennis House è insolitamente monumentale e verticale per una residenza di Wright, ma quando l’architetto la completò nel 1924 la considerò subito la sua preferita. All’interno della forma a incastro, il disegno della chiave greca assomiglia a una “g” stilizzata – forse un’allusione all’ordine massonico a cui apparteneva Charles Ennis, che aveva un simbolo organizzativo di un compasso con la lettera “g” di Dio al suo centro. A causa del suo esotismo, la casa è servita come sfondo in numerosi film, pubblicità e spettacoli televisivi tra cui Mulholland Drive, The Rocketeer, Rush Hour, Buffy the Vampire Slayer, Predator 2, Beverly Hills Cop II e Blade Runner. La casa ha subito gravi danni nel terremoto di Northridge del 1994 e nelle piogge torrenziali del 2005. Di proprietà privata del miliardario Ron Burkle, è in fase di restauro completo ed è attualmente chiusa al pubblico.

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