Pharrell Williams ha 12 infermiere per badare ai suoi bambini
Pharrell Williams ha una squadra a rotazione di 12 infermiere sul suo libro paga per aiutare a prendersi cura dei suoi tre gemelli.
Williams e sua moglie Helen Lasichanh hanno dato il benvenuto a due ragazzi e una ragazza nel gennaio 2017, e da allora hanno avuto il loro bel da fare, dato che sono anche genitori del loro figlio di nove anni Rocket.
Nonostante la sua vita domestica impegnata, Pharrell è riuscito a continuare a sfornare canzoni di successo come produttore e artista, mentre era anche in tour con la sua band riunita N.E.R.D, e lavorando a vari progetti di moda.
Tuttavia, Pharrell ammette che niente di tutto ciò sarebbe possibile se lui ed Helen non avessero un aiuto a tempo pieno, dato che si affidano al sistema di supporto professionale giorno e notte.
“Non siamo soli…”, ha ammesso nel nuovo talk show GMA Day.
“I nostri genitori sono coinvolti e abbiamo anche uno staff; in termini di infermiere, abbiamo tipo, 12 persone… Dodici signore sono in costante rotazione: tre al mattino, due alla sera.”
Anche se i bambini non hanno nemmeno due anni, Pharrell ammette che sta già iniziando a temere il giorno in cui la sua bambina comincerà a uscire.
Dopo aver appreso che le gemelle del co-conduttore Michael Strahan hanno 13 anni, ha osservato: “Stai costruendo una nuova paura.”
“Anche noi abbiamo una figlia, amico, e questo mondo è un posto pazzo,” ha detto Pharrell. “È un posto bellissimo, ma è un posto folle…”
I commenti del musicista sull’aiuto assunto dalla coppia arrivano un anno dopo aver elogiato Helen per essersi presa cura di tutti i bisogni dei loro bambini.
“Mia moglie è una SEAL Team Six (forze speciali della marina americana)”, ha esaltato le sue abilità di mamma durante il breakfast show Today. “Non c’è niente che non possa fare. Voglio dire, ha portato quei tre corpi, ed è sempre al lavoro.”
Pharrell, che deve ancora annunciare pubblicamente i nomi dei nuovi arrivati, ha anche dato ai fan un’idea della vita di un padre di tre gemelli.
“Ho una tribù”, ha sorriso. “È una catena di montaggio… si armonizzano (quando piangono). È ‘Waah! Waah! Waah!” tutti insieme. Come se uno piangesse, il successivo piangesse, il successivo piangesse. Hanno fame, hanno fame, hanno fame.”
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