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Piazza Navona

Fontana dei Quattro Fiumi su Piazza Navona 2013

Definito come spazio pubblico negli ultimi anni del XV sec, quando il mercato cittadino vi fu trasferito dal Campidoglio, Piazza Navona fu trasformata in un esempio altamente significativo di architettura e arte barocca romana durante il pontificato di Innocenzo X, che regnò dal 1644 al 1655, e il cui palazzo di famiglia, il Palazzo Pamphili, si affacciava sulla piazza. Presenta importanti creazioni scultoree: al centro si trova la famosa Fontana dei Quattro Fiumi (1651) di Gian Lorenzo Bernini, sormontata dall’Obelisco di Domiziano, portato in pezzi dal Circo di Massenzio; la chiesa di Sant’Agnese in Agone di Francesco Borromini, Girolamo Rainaldi, Carlo Rainaldi e altri; e il già citato palazzo Pamphili, sempre di Girolamo Rainaldi, che ospita la lunga galleria disegnata da Borromini e affrescata da Pietro da Cortona.

Piazza Navona inondata da Antonio Joli. Circa 1760

Piazza Navona ha altre due fontane. All’estremità meridionale c’è la Fontana del Moro con una vasca e quattro Tritoni scolpiti da Giacomo della Porta (1575) a cui, nel 1673, Bernini aggiunse la statua di un moro che lotta con un delfino. All’estremità nord si trova la Fontana del Nettuno (1574) anch’essa creata da Giacomo della Porta; la statua del Nettuno, di Antonio Della Bitta, fu aggiunta nel 1878 per creare un equilibrio con la Fontana del Moro.

Durante la sua storia, la piazza ha ospitato eventi teatrali e altre attività effimere. Dal 1652 fino al 1866, quando fu soppressa, fu inondata ogni sabato e domenica di agosto in elaborate celebrazioni della famiglia Pamphilj. Il livello della pavimentazione fu alzato nel XIX secolo, e nel 1869 il mercato fu spostato nel vicino Campo de’ Fiori. Nella piazza si tiene un mercatino di Natale.

Piazza Navona di Paolo Salvati dipinto a olio su tavola, 1962

Lieven Cruyl, Rappresentazione di Piazza Navona in età barocca.

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