Voci della collezione
Descrizione
Questo è un oggetto eccezionalmente raro: un prezioso testo ebraico medievale, noto come Talmud, che in qualche modo è sfuggito ai roghi pubblici subiti dalla maggior parte degli altri libri di legge ebraici dell’epoca. Fortunatamente, è sopravvissuto intatto e senza censure.
Durante il Medioevo, le comunità ebraiche erano spesso soggette ad attacchi antisemiti, in cui le proprietà venivano distrutte e le persone uccise. Il Talmud fu costantemente condannato e censurato dalla Chiesa cristiana, che sosteneva che il libro fosse offensivo e blasfemo. Questo portò a regolari roghi pubblici di libri, il primo a Parigi nel 1242.
Cos’è il Talmud?
Il Talmud, che significa ‘insegnamento’, è un antico testo che contiene detti, idee e storie ebraiche. Include la Mishnah (legge orale) e la Gemara (‘completamento’). La Mishnah è una grande collezione di detti, argomenti e contro-argomenti che toccano praticamente tutte le aree della vita. La Gemara è conosciuta come un ‘mare’ di apprendimento, una collezione di storie su personaggi biblici, sobri argomenti legali e immaginazioni fantasiose del mondo antico e del mondo a venire.
Perché questo è un Talmud “babilonese”?
Il Talmud si è sviluppato in due grandi centri di erudizione ebraica: Babilonia e Palestina. Il Talmud di Gerusalemme o palestinese fu completato intorno al 350, e il Talmud babilonese (il più completo e autorevole) fu scritto intorno al 500, ma fu ulteriormente modificato per altri due secoli. Il Talmud servì come base per tutti i codici della legge rabbinica.
Dalla tradizione palestinese del culto ebraico venne il rito ashkenazita usato in Europa occidentale e orientale e in Russia. Dalla tradizione babilonese venne il rito sefardita seguito in Spagna, Portogallo, Nord Africa e Medio Oriente. Entrambi i riti, così come alcuni altri, sono ancora praticati nelle comunità ebraiche ortodosse di tutto il mondo.
Nelle discussioni genealogiche, si usa spesso il termine ashkenazita e sefardita per descrivere gli ebrei che provengono dalle rispettive regioni.
Qual è il significato del Talmud?
Il confronto con un testo talmudico può essere impegnativo. Mentre è possibile leggere una pagina della Bibbia in pochi minuti, a seconda della difficoltà, una pagina del Talmud può richiedere un’ora o molto più per essere compresa. Tradizionalmente si studia con un partner o un “amico” per ricreare gli argomenti interni e assicurarsi che l’argomento in questione, che sia il matrimonio, l’etica degli affari, la pena capitale, il diritto di proprietà o le norme alimentari, sia stato esaminato da ogni possibile angolo. Questo tipo di studio porta all’acutezza della mente, ma crea anche un’intensa comunità di idee e visioni condivise.
Insieme alla letteratura che lo accompagna, il Midrash (raccolte multiple di interpretazioni della Bibbia, molto simili alle interpretazioni e ai sermoni sulle proprie Scritture da parte di cristiani e musulmani), il Talmud assicurava che gli ebrei maschi, che si impegnavano in questo studio per tutta la vita, e le loro donne, alle quali venivano insegnate le storie (ma non il materiale legale) in forma più popolare, fossero corazzati contro un mondo esterno spesso ostile dal loro mondo interno di valori.
Perché questo manoscritto è così raro?
Durante il Medioevo il Talmud fu il bersaglio di un’incessante condanna, vilipendio e censura da parte della Chiesa cristiana. La feroce ostilità per i suoi contenuti presumibilmente offensivi e blasfemi portò a frequenti roghi pubblici, il primo a Parigi nel 1242.
Come risultato, pochissimi manoscritti completi del Talmud sono sopravvissuti, e quelli frammentari rimasti sono anche piuttosto scarsi.
Cosa mostrano queste pagine?
Questo manoscritto (in mano quadrata ashkenazita) è un esemplare eccezionalmente raro, che fortunatamente non è stato censurato o mutilato.
Presenta la fine del trattato Arakhin (‘Valorizzazioni’), che tratta di questioni relative alla manutenzione del santuario, e l’inizio del trattato Keritot (‘Esclusioni’), che discute i peccati che incorrono nella punizione divina.
Sfoglia l’intero manoscritto sul sito Digitised Manuscripts.