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Satori (folklore)

Si dice che la gente li incontri mentre cammina lungo i sentieri di montagna o si riposa in montagna. Leggendo la mente di una persona, il satori direbbe i pensieri della persona ad alta voce più velocemente di quanto potrebbe fare un umano. C’è anche una teoria secondo cui sono le incarnazioni infantili delle divinità di montagna che sono andate in rovina e si sono trasformate in una forma yōkai.

Apparirebbero davanti alle persone nelle capanne di montagna, e si dice anche che cerchino di mangiare e uccidere se ne hanno la possibilità, ma se qualcosa colpisce inaspettatamente i satori, essi vengono colpiti dalla paura e scappano. C’è anche una teoria secondo cui non presentano alcun pericolo per le persone e non oserebbero fare del male a chi lavora sulla montagna, permettendo alle persone di coesistere con i satori.

Un satori è raffigurato nel Konjaku Gazu Zoku Hyakki di Toriyama Sekien, ma dato che questo era modellato sullo yamako (玃) nel Wakan Sansai Zue e in altre opere, e dato che si diceva addirittura che, “ci sono yamako (玃) nelle profondità delle montagne di Hida e Mino” nel testo insieme ad esso, si dice che Toriyama Sekien gli abbia dato il nome di “satori” poiché sono in grado di leggere (satoru) la mente delle persone. Lo yamako era un uomo scimmia delle leggende cinesi, ma nel Wakan Sansai Zue, era un animale che leggeva la mente delle persone a Hida e Mino, e dato che il carattere 玃 può essere pronunciato anche “kaku”, il carattere 覚 (anche “kaku”) fu usato come uno che andava bene per una sostituzione, che fu poi letto erroneamente come “satori”, quindi c’è l’interpretazione che questo è ciò che ha dato vita alla leggenda di “satori” come un diverso tipo di yokai rispetto allo yamako. C’è anche la teoria che i satori siano basati sugli yamabiko trovati nel Konjaku Gazu Zoku Hyakki e nello Hyakkai Zukan e in altre raccolte, ma secondo il folklorista Kunio Yanagita, dalla sua opera “Yokai Dangi”, il folklore che i satori leggerebbero la mente delle persone, e la leggenda che gli yamabiko imiterebbero le voci delle persone hanno la stessa origine.

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