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The mode of action of thiazolidinediones†

I tiazolidinediones (TZDs) o ‘glitazoni’ sono una nuova classe di farmaci antidiabetici orali che migliorano il controllo metabolico nei pazienti con diabete di tipo 2 attraverso il miglioramento della sensibilità insulinica. I TZD esercitano i loro effetti antidiabetici attraverso un meccanismo che coinvolge l’attivazione dell’isoforma gamma del recettore attivato dal proliferatore del perossisoma (PPARγ), un recettore nucleare. L’attivazione indotta da TZD di PPARγ altera la trascrizione di diversi geni coinvolti nel metabolismo del glucosio e dei lipidi e nell’equilibrio energetico, compresi quelli che codificano per la lipoproteina lipasi, la proteina trasportatrice degli acidi grassi, la proteina legante gli acidi grassi degli adipociti, l’acil-CoA sintasi, l’enzima malico, la glucochinasi e il trasportatore di glucosio GLUT4. I TZD riducono l’insulino-resistenza nel tessuto adiposo, nel muscolo e nel fegato. Tuttavia, PPARγ è espresso prevalentemente nel tessuto adiposo. È possibile che l’effetto dei TZD sulla resistenza all’insulina nel muscolo e nel fegato sia promosso attraverso la segnalazione endocrina dagli adipociti. I potenziali fattori di segnalazione includono gli acidi grassi liberi (FFA) (noti mediatori della resistenza all’insulina legata all’obesità) o il fattore di necrosi tumorale alfa (TNF-α) derivato dagli adipociti, che è sovraespresso nell’obesità e nella resistenza all’insulina. Anche se ci sono ancora molte incognite sul meccanismo d’azione dei TZD nel diabete di tipo 2, è chiaro che questi agenti hanno il potenziale di beneficiare l’intera “sindrome da insulino-resistenza” associata alla malattia. Pertanto, i TZD possono anche avere potenziali benefici sulle complicazioni secondarie del diabete di tipo 2, come le malattie cardiovascolari. Copyright © 2002 John Wiley & Sons, Ltd.

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